sabato 5 dicembre 2009

Omero

Ora brancolo confuso
fra le ore del giorno
come il cieco Omero fra gli avelli,
mentre il tempo mi scorre fra le dita
e le notti vengono
a darmi improbabili equilibri.

Ho perso l’istinto di vivere la vita,
quello proprio del bambino
che sgrana il tempo tutto suo
in una densa successione
di istanti eterni,
senza passato né futuro,
e sta seduto sotto il sole
a dirottare una fila di formiche
beatamente,
beatamente solo,
lasciandosi sorprender dalla sera.

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