lunedì 14 settembre 2009

Non passa lo straniero!

LA STORIA INSEGNA CHE DALLA STORIA NON IMPARIAMO NIENTE. 1

Nel 1525 il bresciano Giovanni Paoli lavora al torchio in una stamperia di Siviglia.
Ha preso domicilio presso l’officina e probabilmente mangia e dorme in mezzo ai torchi, alle carte, agli inchiostri, ai caratteri mobili.
È analfabeta, ma impara da solo a leggere e scrivere grazie alla pratica quotidiana con le pagine che va stampando.
Dopo sette anni di lavoro, dandosi da fare nelle diverse mansioni tipografiche, da semplice torchiatore e battitore diventa maestro dell’arte e compositore di qualità.

Un documento del 1532 lo nomina come “cittadino di Siviglia”.
Cinquecento anni fa - in un’epoca di conflitti di religione, di divisioni e lotte per il potere, con l’Europa frazionata in mille stati e statarelli sempre in lotta fra loro - la cittadinanza era attribuita dopo sette anni di soggiorno in una città a chiunque vi soggiornasse esercitando un mestiere.
Sarà mandato in America come responsabile della prima stamperia operante nel Nuovo Mondo.

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