mercoledì 1 aprile 2009

I terroni

Sono un ex-dirigente scolastico "padano", nel senso geografico e non politico del termine.
Nei miei quarant'anni di carriera ho conosciuto centinaia di insegnanti e posso affermare con cognizione di causa che la loro qualità non è mai dipesa dal luogo d'origine, come avviene (avveniva) per il Gorgonzola o il Chianti. Cervelli fini e citrulli crescono a tutte le latitudini, come dimostra la storia, come conferma la cronaca.
Sono portato, per indole e per scelta, alla estrema tolleranza. Ma se dovessi decidere di "cacciare" dalla scuola una categoria, butterei fuori i razzisti, gli sciovinisti, gli intolleranti e gli integralisti di ogni risma i quali - non per caso, come avviene per il luogo di nascita, ma per consapevole scelta culturale - sono "inadatti": non possono infatti pretendere di fare con convinzione gli educatori predicando l'intolleranza; non possono coerentemente trasmettere valori trasudando becerume; non possono insegnare con efficacia la convivenza civile e porsi come modelli di comportamento disprezzando la Costituzione e guazzando fra pregiudizi; non possono stare con i bambini e frequentare nello stesso tempo chi invita a usare la bandiera per usi impropri; non possono infine fare e trasmettere cultura contrapponendo Cattaneo a Pirandello come fossero trippa e pasta con le sarde.

Nessun commento:

Posta un commento